Da Vivai Alviano Bonelli siamo un'azienda specializzata nel settore degli olivi. La nostra produzione a Pescia, comprende olivi certificati V.F., olivi biologici, olivi virus esenti.
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Ogni oliveto richiede soluzioni tecniche personalizzate da adottare a seconda delle dimensioni dell'azienda, dalla pendenza dei campi, dalla possibilità di intervenire sull'area con mezzi meccanici, la disponibilità di manodopera competente, dei fattori ambientali della zona che si riflettono sulla scelta delle pratiche agronomiche da applicare all'oliveto.
Ogni operazione colturale è sempre vincolata al sistema di raccolta che verrà scelto, che può essere quello tradizionale, ossia a mano, o con l'utilizzo di macchine.
In questo ultimo caso, poiché il tempo di intervento sulla pianta sarà costante, il rendimento della macchina dipende dalle caratteristiche della cultivar (portamento, dimensioni delle drupe, modello di maturazione, ecc.) e dalla entità del prodotto pendente.
Scegliendo la raccolta meccanica si dovranno realizzare unità produttive efficienti e adatte all'azione del mezzo meccanico.
Se la raccolta sarà manuale, utilizzando scale e reti, la produzione richiederà altezze ridotte.
La scelta della forma di allevamento di olivi è condizionata dalla necessità di anticipare l'entrata in produzione degli alberi, potando le piantine il meno possibile perché la pianta, in condizioni ottimali, offre una ricca e rapida produzione.
Le migliori forme di allevamento sono attualmente:
Queste esprimono la loro massima potenzialità solo in ambienti e situazioni agronomiche ben definite.
La distanza di impianto è legata:
Per rendere agevoli gli interventi meccanici, soprattutto nella fase di raccolta, le distanze di impianto dovranno essere maggiori.
Gli olivi sono piante che preferiscono i climi caldi e temperati, con inverni che non hanno eccessivi e duraturi abbassamenti di temperatura e precipitazioni non abbondanti. Inoltre richiedono la luce.
Per realizzare un oliveto è necessario effettuare:
Attualmente gli olivi provengono dal vivaio invasati, questo facilità l'attecchimento delle piante e riduce le cure colturali al momento dell'impianto.
Per l'impianto serve un palo tutore che va collocato in una buca profonda 30-35 cm che conterrà il sistema radicale della piantina.
Sia che gli olivi siano autoradicati di 18 o 24 mesi di età oppure innestati è consigliabile mantenere la pianta verticale, interrarla a una profondità leggermente superiore a quella che aveva nel vivaio e riempire la buca con terra asciutta finemente frantumata.
Affinché le radici aderiscano perfettamente alla terra e per favorire la buona crescita delle piantine servono alcune irrigazioni e una concimazione azotata con urea (max 50 g).
Nelle zone più calde il periodo migliore per effettuare la piantagione è l'autunno, stagione che favorisce l'attecchimento e permette di creare le condizioni ideali per la giovane pianta che, utilizzando le piogge invernali, si preparerà a una eccellente ripresa vegetativa nella primavera successiva.
Nelle zone fredde è meglio effettuare l'impianto poco prima della ripresa vegetativa, a marzo, per non dover affrontare i frequenti abbassamenti termici primaverili.
Se gli impianti vengono eseguiti in zone ventose, si consiglia di proteggere le chiome dal vento, con paraventi naturali come le piante frangiventi o materiale diverso, come le reti, e ancorarle a un adeguato tutore in legno.
Dopo essere stato messo a dimora, l'olivo dovrà ricevere le cure colturali necessarie per una crescita rigogliosa.
Alcuni rami laterali del tronco si possono eliminare, in numero limitato. In primavera si devono proteggere, poi, le piante dagli attacchi di parassiti animali e/o vegetali.